Rivolta d'Adda
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Già a partire dal Medioevo, Rivolta svolse una rilevante funzione di controllo sul vicino passo del fiume. Delle antiche fortificazioni si conservano soltanto il voltone d’accesso alla città e un piccolo tratto delle mura.
Il ben conservato impianto viario dell’abitato converge verso la piazza centrale, nel cui mezzo sorge la basilica romanica di S. Maria e S. Sigismondo. Iniziata dopo il 1030, venne completata nel XII secolo e ha come modello la basilica di S. Ambrogio a Milano, un’influenza resa ancora più trasparente dalla ricostruzione in “stile” delle parti perdute, condotta nel 1906.
All'interno l'oratorio ha una sola navata coperta da una grande volta a botte divisa in due campate. Nel presbiterio è collocato l'altare maggiore, importante manufatto in marmi policromi realizzato all'inizio del XVIII su disegno di Andrea Fantoni.
L'elemento che rende unico questo oratorio è sicuramente la decorazione pittorica della navata centrale. Decorazione a fresco realizzata nel 1506 e che ricopre interamente la volta con 104 tondi da cui si affacciano Sibille e Profeti e la serie di riquadri con le Storie della Vergine.
I pittori all'opera sono due artisti lodigiani: Giovan Pietro Carioni e Martino Piazza. Quest'ultimo fu uno dei primi allievi di Leonardo a Milano e mise in pratica gli insegnamenti del Maestro proprio nella volta rivoltana rendendola un prezioso incunabolo di pittura rinascimentale lombarda.
Seguendo la Rivoltana in direzione Milano, poco prima del ponte sull’Adda, si giunge in un bosco secolare di oltre 100 ettari. E’ qui che nel 1978 sorge il Parco della Preistoria , dove sono inserite oltre 30 ricostruzioni a grandezza naturale di animali vissuti nella Preistoria.
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