Di provenienza ruspante, adatta soprattutto alle prime nebbie autunnali o ai freddi d’inverno, la cucina cremonese non ti abbandona nemmeno sotto il caldo sole agostano.
Destrutturata in street food, merende di campagna, apericena e piatti d’autore, è sempre una festa di sapori e colori, fatta di caldi bolliti e accese mostarde, di insaccati e formaggi DOP. O di pesce di fiume, per le stagioni miti, acccanto al melone della campagna cremasca, ideale per un po’ di sollievo al caldo delle giornate estive.
Quando ricalca la tradizione, lo fa in modo inedito, attingendo al revival di prodotti principalmente della terra.
Un ideale menu cremonese potrebbe cominciare con un festival di insaccati – fra cui il famoso salame cremonese, mordibo e lievemente agliato – i marubini in brodo o un tortello cremasco dal sapore sorprendente, o un piatto di Fasulin de l'oc cun le cudeghe (fagiolini dell’occhio con cotenne) tipico dei primi giorni novembrini; e poi, cotechino accompagnato da mostarda, nella versione dolce o piccante.
Oppure tutte le declinazioni del melone, per le giornate più calde, a cui Casteldidone dedica una festa all’inizio dell’estate. E per finire, l’immancabile torrone, semplice o rivisitato in gelato, spumone o sorbetto.
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