Il Castello Visconteo di Pandino viene costruito verso la metà del Trecento come residenza di caccia dei signori di Milano Bernabò Visconti e Regina della Scala.
I signori di Milano scelgono questa località perché è un piccolo villaggio circondato da boschi, ideale per dedicarsi alle amate battute di caccia.
Ha pianta quadrata con quattro torri difensive che chiudono un ampio cortile su cui si affacciano ariosi porticati al piano terra, a quello superiore i loggiati impreziositi da decorazioni policrome. Sono rimaste integre solo le torri orientali, quelle occidentali sono state demolite nell'Ottocento.
Di notevole importanza artistica sono i dipinti parietali originali che adornano le facciate verso il cortile e le pareti di fondo dei portici e delle logge: dopo i recenti interventi di conservazione si è in grado di apprezzare l'originalità e la qualità di questo particolare contesto decorativo.
Altri monumenti interessanti nell'abitato e nel circondario sono la chiesa di Santa Marta, del XV secolo, ancora ornata delle pitture originarie, e la chiesa di Santa Margherita, della fine del Settecento.
Vale una visita anche la frazione di Gradella, a 1 km da Pandino: un complesso di abitazioni e rustici, con portico e loggiati lungo l'intero prospetto, a pieno titolo tra i borghi più belli d'Italia.
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