- Itinerari
CITTA' MURATE E CASTELLATE
Da Pizzighettone a Soncino
L'itinerario attraversa da sud a nord la provincia di Cremona e passa per alcune cittadine (Pizzighettone e Soncino) ricche di storia e caratterizzate da imponenti fortificazioni tuttora in buono stato. Tra i luoghi più suggestivi dell'itinerario vanno segnalati alcuni scorci dell’Adda e dell’Oglio, le scarpate naturali delle due valli fluviali e il nodo idraulico Tombe Morte – Tredici Ponti.
Pizzighettone, Bandiera Arancione (Touring Club Italiano), lega le sue origini al fiume Adda, che ancora oggi ne connota il centro storico dividendolo in due parti. La cinta muraria cinquecentesca circonda per intero il centro storico su entrambe le sponde del fiume: un complesso difensivo lungo circa 2 km, con un’altezza di 12 m, una larghezza di 15 m ed uno spessore murario che raggiunge mediamente i 3,60 m. Le Casematte sono ambienti, unici in Europa, con volta a botte all’interno delle mura, tutti collegati tra loro.
Nel paese meritano una visita la parrocchiale di San Bassiano, la più antica chiesa del paese d’impronta romanico-lombarda con all’interno dipinti di Bernardino Campi, e la Torre del Guado, a pianta quadrata e merlata, unica testimonianza integra dell’antico castello, che nel 1525 fece da cornice alla prigionia di Francesco I di Valois, Re di Francia.
Lungo la Valle del Serio Morto, dopo i centri abitati di Formigara, San Bassano e Cappella Cantone, si raggiunge Soresina, una vivace cittadina che può essere visitata per il suo Cimitero Monumentale, l'Osservatorio Astronomico Pubblico, il Teatro Sociale e la Sala del Podestà con i dipinti cinquecenteschi e il maestoso camino. Costeggiato il dosso di Soresina, tagliato il solco dei navigli (notizie su Genivolta nella descrizione dell'itinerario1) e risalito l’Oglio nella sua valle fino al limite della provincia, si raggiunge Soncino che ha ottenuto il riconoscimento di “Borgo più bello d'Italia”.
L’imponenza delle sue mura colpisce il visitatore: è la principale caratteristica del borgo che, già in un disegno del ‘400, appare ben difeso dalle mura e dalla rocca. La cinta muraria ha preservato l’antico impianto urbanistico del borgo, ergendosi alta sulla campagna e sviluppandosi per 2 km con la serie regolare di torrioni, bastioni e tre porte d’accesso. La Rocca sforzesca venne costruita nel 1473 e riadattata nel ‘500 a residenza estiva della famiglia Stampa. Anche il resto del borgo è da scoprire, con i suoi palazzi, le chiese, le corti e i chiostri antichi.
Su tutti spiccano l’ex filanda Meroni con la sua alta ciminiera in cotto e il palazzo Azzanelli (seconda metà del XV secolo), riccamente decorato in terracotta, abitazione di una famiglia di mercanti arricchitasi con il commercio dei pannilana. Sulla piazza del borgo si affacciano la torre civica, il palazzo del Podestà, il palazzo Nuovo e la torre delle Ore con gli automi, i “matei”, aggiunti nel 1506 dal governo veneziano. Tra i monumenti più rilevanti la Casa degli Stampatori che raccoglie le memorie dell’antica stamperia ebraica e conserva la prima edizione completa della Bibbia stampata a caratteri mobili con l’introduzione anche delle vocali (1488) . Fuori dalle mura sorge invece la chiesa di Santa Maria delle Grazie, frutto del mecenatismo degli Sforza e degli Stampa: l'edificio è considerato uno scrigno della pittura rinascimentale lombarda per gli affreschi e le decorazioni in terracotta di notevole pregio. Da Soncino si può imboccare la ciclovia dell’Oglio che attraversa, in territorio cremonese, il Parco Oglio Nord e il Parco Oglio Sud.
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